martedì 4 dicembre 2018

La sposa venuta dal Il Cairo

Ho visto questa grande nuvola bianca passare, tutti ridevano e la prendevano in giro e mi è venuto da ridere anche a me perché doveva fare il controllo passaporti ma così bardata non ci passava.
Faceva tenerezza, tutti sghignazzavano e lei, invece, aveva la sua eleganza.
Seppur grosso e tondo il viso era bello, stava con la madre e non con lo sposo.
Ride la slavata tedesca, pensa di essere bella senza trucco invece è un mostro dal corpo diafano.
Dai che continuano con commenti pesanti questi qui dietro.
Deve essersene accorta la giovane sposa che stiamo starnazzando per lei, e di lei.
Si divincola con forza, defilatesi comincia a camminare a capo chino con passi piccoli e misurati, due a sinistra e due a destra.
Il sorriso si è spento, una bardatura di malinconia la ricopre, ma non sembra essere a causa nostra.
Chissà cosa pensa.
Mi sento soffocare anch'io pressato tra la mandria di bovini con passaporto in mano, esco dalla fila pestando un paio di calli.
Vorrei seguirla, ho paura si dilegui.
Consulto dei documenti facendo finta siano importanti, ma con la coda dell'occhio controllo lei sulla mia sinistra, attento che non mi scappi.
Che fa adesso, si ferma?
Guarda fisso per terra, ho la sensazione stia per piangere, non lo sopporterei.
Prendo il cellulare in mano e mi avvicino a lei con passo deciso, oso scattarle delle foto senza chiederle nulla.
Ho paura della sua reazione, ma lei ricambia mettendosi in posa, mi dona un sorriso.
E' solo per me.
Ne sono lusingato.
E' ancora misto alla malinconia di prima che poco a poco va evaporando.
Le giro le spalle e me ne vado deciso come mi ero avvicinato, deve aver capito che la trovavo bella, che non pensavo fosse un fenomeno da baraccone da immortalare.
Mi avvio nuovamente verso la fila di bovini con trolley, ma già sento la mancanza di quegli occhi, così mi volto ancora verso di lei
cercandoli di nuovo.
E' sempre li che sorride, mi sta accompagnando dolcemente con lo sguardo quasi a volermi proteggere; ma non ero io a dover proteggere lei?

Ho capito dolce sposa misteriosa venuta da lontano
Non avevi paura di esser brutta.
La tua era paura d'esser bella.

Non averne mai,
mai più.

a 2014

"Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato.
Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori, e là ti cercavo.
E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create.
Eri con me e io non ero con te.”
Sant'Agostino


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