mercoledì 13 ottobre 2021

Polvere di sussurri (dal passato)

è possibile essere liberi senza essere crudeli? Forse no. Però so che si può essere crudeli senza essere liberi.


Non la sto giustificando (la violenza), disturba anche me, ancor più mi disturba la crudeltà. Ma la natura è formata sia dall'una che dall'altra, è un dato di fatto. Anzi, sembra che l'amore sia solo contingente, una specie di calmiere per limitare crudeltà e violenza, come dovesse regolarle, contenerle. Mi fa paura, l'aver scoperto che l'energia vitale del mondo è sempre violenta.


Perché devi mettere in dubbio quello che dico? Dammi un motivo, cerca di motivare in qualche modo intelligente la convinzione che io non lo sia, ma risparmiami banalità tipo "non mi conosci" o "mi hai idealizzato" o cose simili. Su quest'argomento non ci può essere una discussione alla pari, prendine atto. Io e solo io so cosa provo (no cosa credo di provare).


Mi lascia molto perplesso quello che dici. Ho pensato di non essermi espresso bene e mi sono riletto, ma è un concetto chiarissimo. Non so cosa c'entra la tua risposta con quello che ti ho detto, non so neanche se stavi rispondendo a me o parlavi con te stessa. Non ho nessun tipo di ossessione per i tuoi ormoni, né per il tuo sesso o la tua sessualità, non sono destabilizzato in nessun modo. 


Tutta la violenza che si è scatenata dentro il petto e nello stomaco va resa silenziosa fuori. E' uno sforzo improbo, disumano.


Del milione di pensieri che mi passano per la testa durante il giorno alla sera ne ricordo una decina o poco più. Prima di andare a letto penso che uno o due di questa dozzina dovrei condividerli con te. Quando li penso sono chiarissimi nella mia mente, ma quando li devo tradurre con le parole devo fare i conti con l'incompletezza di quest'ultime e con la poca dimestichezza che ho nel maneggiarle (non sono mica Grossman). Ad ogni passaggio (intuizione, elaborazione, sintesi, traduzione trasmissione, ricezione) qualcosa viene perso o distorto, magari piccoli ma fondamentali dettagli. L'indistinta accozzaglia che ti arriva viene rielaborata dalla tua sensibilità, curiosità ed esperienza, filtrata dalle tue emozioni. Ecco, questo era il pensiero (più o meno), cosa ti arriva veramente di me dalle parole che ti scrivo? No lo so, né lo saprò mai, temo, ma so che non posso essere io. 

La geologia, e i milioni di anni, fanno le gemme. Non noi che qui ci incontriamo a scrivere, a fingere di leggere. Ma ogni eccezione ha la sua regola, e tu sei l'una e l'altra, e un respiro trattenuto sette anni. Meno male che non esisti, ti sento sussurrare nel buio. 


E' stata una delle giornate più felici e serene della mia vita, non c'erano demoni in me ma solo tanta curiosità e voglia di vivere.


Le persone che vivono con un demone dentro si riconoscono subito tra loro, e si schifano, si evitano come la peste perché il loro equilibrio è instabile e sofferto. Come spugne assorbono il dolore degli altri che le fa impazzire più del loro. Sono destinate a rimanere sole proprio perché le uniche persone capaci di capirle con un solo sguardo, senza troppe spiegazioni, sono i propri simili. Con gli altri è una finzione senza fine nel continuo sforzo di essere adeguati al contesto.


Ci inseguivamo per i corridoi minacciando di picchiarci, come sempre, mescolati ad altri bulletti intenti a far caciara. Stanchi ci siamo fermati, ansimanti, la sua fronte lucida di sudore, i capelli spettinati, la campanella che urlava la fine della pausa. Si è avvicinato, come al rallentatore, e la distanza era troppo lasciva, ancora incomprensibile per quell'età. Si è avvicinato, lo sguardo liquido, nuovo per me. Mi ha sussurrato, lentamente, come a marchiare ogni parola sulle mie guance "Amo, i tuoi occhi, q##### t# ####### "

La mia conoscenza di te non è esteriore e parziale come di chi ti vive ogni giorno, ma è profonda ed interiore perché la intuisco.


Le parole, questi unitili orpelli che ami tanto. Milioni di esse dette dal più sommo dei poeti non riuscirebbero a condurre a te anche un solo misero frammento della mia anima. Sembri aver le idee chiare eppure lasciati dire che sei sola nel non saper quel che dici parlando di patti, di fiducia al buio, e di pass per l'inferno che temi tanto. Pensavo fosse chiaro che non avrei mai chiesto niente di te, come faccio da tanto tempo rispettando il tuo volere ho rinunciato a conoscere il tuo nome, la tua età, il tuo sesso, la tua casa mentre a te sarebbe bastato un solo cenno di volontà per sapere i miei "precisi riferimenti". E' chiaro (ora) che non possiamo giocare insieme noi due, è inaccettabile per me tanta codardia in una Dea o tanta sfrontatezza in un'umile mortale, decidi tu. Esisto davvero, c'è tanta carne e sangue in me da aprire una macelleria, e questo è l'unico posto virtuale in cui abbia mai vagato (logorato più che annoiato). Sono leale, lo sono sempre stato e sempre lo sarò con te e con gli altri, mi fido di tutto e di tutti, del mio istinto e della mia ragione anche perché non potrei fare null'altro, so che ogni mia mossa porterà alla medesima ed inevitabile sofferenza, all'unico e vero inferno che a me (e per me solo) è destinato. Adesso ti lascio


C'è un raggio di luce tiepida e stanca che trafigge il vetro di questa stanza e la mia pupilla sinistra, nell'ordine indicato. La stanza è una mansarda ed io sono qui, di fronte allo schermo che ti contiene e ti protegge, per poco ancora, prima che un piccolo tocco delicato zittisca i milioni di pixel che colorati portano a te.


Si, tu mi leggi nella testa, ormai ne ho la certezza. O meglio: c'è un condotto piccolo e segreto che ti introduce negli eventi (miei). Altrimenti non si spiega che io guardi casualmente - senza che il caso esista - il film/documento di cui mi hai appena parlato (cos'era, rai5?) ed ecco arrivi tu a parlarmene.


Come si fa ad arrestare lo scorrere di una cosa che non esiste come il tempo? "Io sono nata viaggiando" quando hai tempo e se hai voglia vorrei che lo vedessi. Le vite più belle e straordinarie sono anche quelle che arrecano più tristezza quando volgono alla fine, forse per la consapevolezza che prima o dopo quegli eventi si perderanno per sempre "come lacrime nella pioggia" senza lasciare alcuna traccia, mentre per le vite più disgraziate prevale un definitivo senso di liberazione per lo stesso identico motivo.


Ho capito, sei un principe del foro. Mi sembra quasi di vederti, la toga che svolazza come una bandiera ai tuoi movimenti a scatti, fremi, sfogli nervosamente l'incartamento mentre il PM incalza ed accusa :"scuole elementari distratte? Suvvia signori della corte, qui ci troviamo di fronte al classico bieco tentativo di incolpare le istituzioni, la società, la famiglia per una colpa che è tutta dell'imputato perché sua e solo sua è la distrazione verso le cose di questo mondo che ritiene inutili e fuorvianti ......... chiedo pertanto per l'imputato il massimo della pena prevista per la sua sgrammatica, perché è massima la colpa nel non aver tratto beneficio dalle migliori scuole, dai migliori insegnanti, dai migliori esempi!" Temo per un istante, faccio finta di non notare la corte che mi osserva concentrata, nelle pieghe delle loro smorfie è già scritta la mia condanna, i sospetti si trasformano in certezze, le certezze in sentenze, ma tu conosci le loro menti, sai come togliere linfa vitale alle loro certezze, come piante prive del nutrimento si piegheranno su se stesse, ora lo so, ho visto le tue mani poggiarsi decise sul banco, le dieci dita sono ben aperte tra loro, solo i polpastrelli sostengono il tuo peso, i palmi delle mani sono a filo con il legno del tavolo, lo sfiorano senza toccarlo, il capo si alza dolcemente deciso e guarda la corte: sta per iniziare l'arringa finale.....ora lo so, sono salvo.


Io imparo da te in modo uguale e diverso, e allora anch'io devo ringraziarti (poi sarà il tuo turno e poi ancora il mio, e alla fine - la fine di che?- le nostre schiene saranno fili d'erba piegati all'erosione dei venti del ringraziamento). E allora no. Ti dico. Si, ho visto che ogni virgola è al suo posto, bello, grazie, ti dona. E di che ti vergogni? Sei un uomo acuto e intelligente, fai errori (eredità di scuole elementari distratte - che alunno eri?). La tua "sgrammatica" guarirà, forse - oh si - ne sentirò la mancanza, e rimarranno le tue variegate pi##e mentali, i tuoi labirinti, le tue elucubrazioni pesanti e fresche come ali zuppe di pioggia. Devi esserne solo felice.


La burocrazia è onnivora , anche il dolore della gente è alimento a lei gradito. Verrà il giorno in cui ci rilasceranno ricevuta per regolare smaltimento uomo


I tuoi commenti sono spesso molto belli. Arguti. Privi di formalità. Profondi. Veri. Inducono alla riflessione. Sarà bello quando comincerai a tirare fuori i tuoi pensieri e ad articolarli in scritti diversi da quelli tecnici che hai reso pubblici finora.


Se ti incontrerò

Quando i sentimenti sono troppo grandi, le emozioni sono troppo violente, l’anima inibisce il linguaggio, o lo rende scoordinato, più cerchi...