domenica 30 agosto 2020

Gigi

Vi dico ciò che mi è successo

io dormo nella valle dei non vivi

pur non essendo mai morto, perché mai vissi.


Non riesco a dissetarmi, eppure l'acqua abbonda in questa valle

ho lasciato l'esistenza alle spalle, come una piccola cosa

senza che me ne fossi saziato.


L'oscurità, l'orrore di un bimbo

è venuta sopra di me prima che la mia bocca potesse riempirsi del seno materno.


Gli spiriti di questa valle allontanano tutti da me

mentre io non sono stato preparato all'età della solitudine

sarebbe stato invece contento il mio cuore di vedere molta gente

perché era già educato alla gioia prima che venisse. 


Che cosa sono gli anni che si passano sulla terra?

Io non lo so, come non so chi sono quelli laggiù

la cui unica occupazione è dormire nel paese del sonno infinito

non si svegliano per salutare i loro fratelli, né la madre, né il padre.


I loro cuori dimenticano i figli, e tutte le persone che hanno amato e poi odiato

l'acqua della vita giova soltanto a chi è sulla terra. 


Ho sete, benché abbia l'acqua a portata di mano.


La morte

nessuno la vede

chiama tutti a se

ed essi vanno subito da lei

benché davanti a lei rabbrividiscano i loro fragili cuori


Ruba il figlio alla madre più volentieri del vecchio che le fa la corte

ognuno che è in pena la prega

ma lei non volge loro la faccia

non viene da chi la implora

non si cura di chi gli si offre.


Prosegui nella tua menzogna con mia madre

dille che sto bene

non mi consola la sua pena.





   

 


giovedì 27 agosto 2020

Meet Lago Upi

Bello il cielo

bella la montagna

e il lago

ma è il fuoco offuscato di una stella dietro la filigrana dei tuoi capelli

a incantarmi

domenica 16 agosto 2020

###

Sai non mi ricordo più che cosa non potevi darmi non essendo ###.

Ho rimosso tutto perché, improvvisa,

mi si è illuminata un’ampia aerea emotiva che era al buio da sempre.


Mio dio, era così ovvia questa cosa,

ecco qual'era il tassello che mancava.

Ma come ho fatto a non pensarci prima?

“Perché Lei è Mia!”

Quando l’hai pronunciato mi tremavano i polsi,

dopo è stato come se mi raschiassero le pareti dello stomaco sino a farlo sanguinare.

Finalmente era chiaro quel che volevo.

Non ero cosciente di questo, mi sembrava tutto così contraddittorio, ma non lo era.


Troppo, anche per l'immaginazione, sognare che tu sia mia,

e poi non so neanche se lo vorrei,

mi piaci così, libera (da me),

non mi sentirei degno di un dono così grande,

schiacciato da immonde colpe.


Perché continuare con tutte le forze a corteggiarti allora?

Come fossi in preda di un raptus,

per arrivare dove, a cosa?

Ho provato una sorta di orgasmo di fronte alla violenza con cui lo hai pronunciato,

ho pensato che se fosse stato diretto verso di me avrebbe vibrato l’anima.


Ti faccio la corte perché voglio essere ###,

già mi ci sento a dire il vero, in ogni mia piccola fibra

ma bramo più di ogni altra cosa che tu voglia sia ###, solo ###.


Nessun rispetto vorrei in questo,

solo il tuo puro egoismo a volermi per te.


Abbiamo bisogno di essere di qualcuno, prima ancora di averlo.

Questa cosa mi è chiara solo ora.  


a 2015





Se ti incontrerò

Quando i sentimenti sono troppo grandi, le emozioni sono troppo violente, l’anima inibisce il linguaggio, o lo rende scoordinato, più cerchi...