del tuo cavallo bianco
sulle mie terre
ed il vento ne agita la criniera
come un antico vessillo.
Io sono un re sconfitto
giacché cadute sono le ultime difese
e crollate le mura
e le colonne del tempio
sotto i colpi degli arieti.
Io sono un re sconfitto
e già gli zoccoli del tuo cavallo
scandiscono metallici e superbi
gli ultimi spasimi del mio regno
mentre percorrono le scalinate
che portano alla reggia.
Io sono un re sconfitto
mentre l'orgoglio dei tuo i stivali
risuona nelle stanze del potere
e il bagliore dell'incendio
illumina il mio volto incredulo.
Io sono un re sconfitto
mentre in ginocchio
ai tuoi piedi implacabili
la spada depongo.
Sotto il tuo tallone di ferro
è il mio scettro.
Un re schiavo
per sempre incatenato
al carro di guerra del tuo trionfo.
di non esser più padrone del suo regno
e del suo cuore.
a 2015
Una resa d'amore?
RispondiEliminaUna resa che rende contenti, però. Forse.
Moz-
Alla conquista
RispondiEliminadella resa
di sè.
Bellissima