sabato 18 maggio 2019

L'anniversario di un giuoco

Me lo sono chiesto infinite volte,
da quando ti ho scontrata.

Se sia veramente questo,
un mondo grondante dolore,
l’inferno.
O, piuttosto,
uno senza bellezza.

Ho cercato di immaginarlo, sai?
Un mondo senza bellezza intendo.
L’inferno l’ho provato solo pensandolo.

Non è vero sia caldo,
è gelido.
Il dolore,
insopportabile,
insostenibile,
uccide,
è vero.
L’inferno non uccide,
preserva,
ha bisogno di te,
della tua sopravvivenza.
non cerca il tuo annientamento.

Non così il nostro cosmo,
creativo,
davvero così poco conservativo.
Plasma con il desiderio,
la passione,
ma soprattutto forgia attraverso il calore ustionante dei patemi.

Cos’è l’amore, in fondo, se non il più grande dei dolori?
Attraverso di esso l’universo rimescola le sue carte.

l’inferno ghiaccia,
il mondo brucia.
E crea, continuamente.
Vita?
Fine a se stessa?
No.
Penso sia la bellezza, il suo ultimo fine.
Anzi, ne sono sicuro.
Da quando ti ho scoperta,
mi è parso subito chiaro.

Ho voluto,
con tutto l'ardore.
Perire tra le fiamme del tuo sacro fuoco,
non sopravvivere tra i ghiacci dell’inferno .

Se tu sapessi,
amore,
quanti e quali cose ho visto con questi tuoi occhi.

Se tu sapessi,
com'erano belle .

Se tu sapessi,
quanto mi trafigge 
la tua bellezza,
questo 8 aprile.

a 8 Aprile 2015

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