L'emozione vive nell'illusione,
si nutre di essa.
La verità è apatia,
odiosa dittatrice
che tutto di-strugge.
a 2014
mercoledì 19 dicembre 2018
venerdì 14 dicembre 2018
Come creta
Si, vai a vedere il mare, la temperatura
è buona.
Cammina a piedi nudi sulla spiaggia, respira a pieni polmoni la salsedine.
Divertiti più che puoi, ridi, piangi, balla,
canta, ama, odia, s####, mettiti nei guai se vuoi, ma fa quello che senti, non
ti limitare.
Non sei fatta per avere limiti, né per porli
ad altri.
Avrai sempre il mio amore nella forma che
vorrai.
Non devi pensare sia fasullo per questo, è
come la creta, nata per essere plasmata dalle tue mani.
la creta è se stessa qualunque forma essa
prenda, è felice nel diventare ciò che
tu vuoi che sia.
è la sua natura.
Voglio che il mio amore sia una veste morbida
per te, che una volta indossata non ti "costringa" a nulla, che segua
le tue forme accarezzandole e dandole calore senza limitarne i movimenti.
Ho una voglia pazza di prendermi questo
impegno con te, il mio amore lo avrai sempre, anche se un
giorno sarai brutta, vecchia, sola o un po' stronza, desidero dartelo.
Voglio che lo consideri un amore senza condizioni.
Voglio che sia la tua rete di salvezza,
buttati a fare quel che vuoi, sei troppo "viva" per non farlo, io
sarò sempre li sotto ad "abbracciarti" se cadrai.
Ti volevo scrivere e spiegare perché dovresti
condividere i tuoi bui (dio, non so se sia corretto come plurale di buio,
speriamo bene), ma non ricordo più come volevo farlo.
Però lo sento dentro come un desiderio
infinito.
Poter gioire insieme a te quando sei felice o
aiutarti a portare un peso che ti trascini da sola da troppo tempo, entrambe le
cose mi renderebbero felice.
Sono felice di sentirti scorrere nelle vene, quelle vene che mi fanno così
impressione (forse perché mi ricordano l'estrema fragilità di tutti noi).
Non vorrei tu uscissi mai da me, sono
terrorizzato che accada un giorno, vicino o lontano non importa.
Dico sul serio, oggi come oggi è l'unica cosa
che mi faccia veramente paura.
Solo un desiderio chiederei ad Aladino ed alla
sua lampada se potessi.
Chiederei di scambiarci la carne e lo spirito,
anche solo per pochi minuti.
Potrei sentire quello che senti tu, e potrei
finalmente bruciarti con la fiamma che mi divora ad ogni ora del giorno e della
notte mentre ti penso.
Io temo che non riuscirò mai a fartelo capire
come vorrei, se solo avessi le "tue parole" avrei maggiori canches,
quelle dal sapore così armonico che hai utilizzato per la tua passeggiata tra i
monti o per descrivere quando la nebbia inghiotte i tuoi pensieri.
La grammatica la imparerò, te lo giuro.
Ma tu non rinunciare a me, gli altri non
potranno mai imparare ad amarti come ti amo io.
a 2014
mercoledì 12 dicembre 2018
Spire d'asfalto
e:
Ad un certo punto un tipo mi fissava
ed era un tipo che ti somigliava
per un attimo ho pensato stesse per chiamarmi
ma strade diverse ci hanno separato
inghiottendoci tra le loro spire d'asfalto
è una cosa che potrebbe succedere questa
non la escludo
anzi la accarezzo come la pelle di chi desidero
cambiare città all'improvviso
ricominciare da appena più di zero
sparire dalle persone che ti vogliono,
che ti conoscono,
che ti amano o ti odiano
permanere nei loro ricordi come un quadro, una fotografia
è già successo
ed è splendido
a:
Si è splendido,
da un certo punto di vista
ma la bellezza che rifulge non è la mia, non è per me
dissolversi ed essere dimenticati per sempre
come si dissolvono i sogni
non essere mai esistiti, per gli altri, e un po' per se stessi
quei pochi brandelli che resistono alla memoria diventano allucinazioni
echi lontani e silenziosi soffocati dalle grida di chi ti sostituisce
echi destinati a svanire
è bellezza anche questa
cupa e oscura
come il destino mio
e il tuo
https://www.youtube.com/watch?v=PcvHNbDPaK0
Ad un certo punto un tipo mi fissava
ed era un tipo che ti somigliava
per un attimo ho pensato stesse per chiamarmi
ma strade diverse ci hanno separato
inghiottendoci tra le loro spire d'asfalto
è una cosa che potrebbe succedere questa
non la escludo
anzi la accarezzo come la pelle di chi desidero
cambiare città all'improvviso
ricominciare da appena più di zero
sparire dalle persone che ti vogliono,
che ti conoscono,
che ti amano o ti odiano
permanere nei loro ricordi come un quadro, una fotografia
è già successo
ed è splendido
a:
Si è splendido,
da un certo punto di vista
ma la bellezza che rifulge non è la mia, non è per me
dissolversi ed essere dimenticati per sempre
come si dissolvono i sogni
non essere mai esistiti, per gli altri, e un po' per se stessi
quei pochi brandelli che resistono alla memoria diventano allucinazioni
echi lontani e silenziosi soffocati dalle grida di chi ti sostituisce
echi destinati a svanire
è bellezza anche questa
cupa e oscura
come il destino mio
e il tuo
https://www.youtube.com/watch?v=PcvHNbDPaK0
giovedì 6 dicembre 2018
Prima aurora
E' tutto quello che ho per ora,
è il luogo della mia Signora
L'ala buia e segreta del castello,
dove non può seguirmi il mio fardello.
Lei sa che mi nascondo,
che do finalmente riposo al mio spirito vagabondo.
Meglio non ricordarle l'intrusione,
perché non avrà sempre questa fragile compassione.
Ha un passo deciso e musicale,
una mantella che avvolge il suo corpo sensuale.
È bella la mia Signora,
dopo il buio
è la prima aurora.
è il luogo della mia Signora
L'ala buia e segreta del castello,
dove non può seguirmi il mio fardello.
Lei sa che mi nascondo,
che do finalmente riposo al mio spirito vagabondo.
Meglio non ricordarle l'intrusione,
perché non avrà sempre questa fragile compassione.
Ha un passo deciso e musicale,
una mantella che avvolge il suo corpo sensuale.
È bella la mia Signora,
dopo il buio
è la prima aurora.
martedì 4 dicembre 2018
La sposa venuta dal Il Cairo
Ho visto questa grande nuvola bianca passare, tutti ridevano e la prendevano in giro e mi è venuto da ridere anche a me perché doveva fare il controllo passaporti ma così bardata non ci passava.
Faceva tenerezza, tutti sghignazzavano e lei, invece, aveva la sua eleganza.
Seppur grosso e tondo il viso era bello, stava con la madre e non con lo sposo.
Ride la slavata tedesca, pensa di essere bella senza trucco invece è un mostro dal corpo diafano.
Dai che continuano con commenti pesanti questi qui dietro.
Deve essersene accorta la giovane sposa che stiamo starnazzando per lei, e di lei.
Si divincola con forza, defilatesi comincia a camminare a capo chino con passi piccoli e misurati, due a sinistra e due a destra.
Il sorriso si è spento, una bardatura di malinconia la ricopre, ma non sembra essere a causa nostra.
Chissà cosa pensa.
Mi sento soffocare anch'io pressato tra la mandria di bovini con passaporto in mano, esco dalla fila pestando un paio di calli.
Vorrei seguirla, ho paura si dilegui.
Consulto dei documenti facendo finta siano importanti, ma con la coda dell'occhio controllo lei sulla mia sinistra, attento che non mi scappi.
Che fa adesso, si ferma?
Guarda fisso per terra, ho la sensazione stia per piangere, non lo sopporterei.
Prendo il cellulare in mano e mi avvicino a lei con passo deciso, oso scattarle delle foto senza chiederle nulla.
Ho paura della sua reazione, ma lei ricambia mettendosi in posa, mi dona un sorriso.
E' solo per me.
Ne sono lusingato.
E' ancora misto alla malinconia di prima che poco a poco va evaporando.
Le giro le spalle e me ne vado deciso come mi ero avvicinato, deve aver capito che la trovavo bella, che non pensavo fosse un fenomeno da baraccone da immortalare.
Mi avvio nuovamente verso la fila di bovini con trolley, ma già sento la mancanza di quegli occhi, così mi volto ancora verso di lei
cercandoli di nuovo.
E' sempre li che sorride, mi sta accompagnando dolcemente con lo sguardo quasi a volermi proteggere; ma non ero io a dover proteggere lei?
Ho capito dolce sposa misteriosa venuta da lontano
Non avevi paura di esser brutta.
La tua era paura d'esser bella.
Non averne mai,
mai più.
a 2014
"Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato.
Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori, e là ti cercavo.
E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create.
Eri con me e io non ero con te.”
Sant'Agostino
Faceva tenerezza, tutti sghignazzavano e lei, invece, aveva la sua eleganza.
Seppur grosso e tondo il viso era bello, stava con la madre e non con lo sposo.
Ride la slavata tedesca, pensa di essere bella senza trucco invece è un mostro dal corpo diafano.
Dai che continuano con commenti pesanti questi qui dietro.
Deve essersene accorta la giovane sposa che stiamo starnazzando per lei, e di lei.
Si divincola con forza, defilatesi comincia a camminare a capo chino con passi piccoli e misurati, due a sinistra e due a destra.
Il sorriso si è spento, una bardatura di malinconia la ricopre, ma non sembra essere a causa nostra.
Chissà cosa pensa.
Mi sento soffocare anch'io pressato tra la mandria di bovini con passaporto in mano, esco dalla fila pestando un paio di calli.
Vorrei seguirla, ho paura si dilegui.
Consulto dei documenti facendo finta siano importanti, ma con la coda dell'occhio controllo lei sulla mia sinistra, attento che non mi scappi.
Che fa adesso, si ferma?
Guarda fisso per terra, ho la sensazione stia per piangere, non lo sopporterei.
Prendo il cellulare in mano e mi avvicino a lei con passo deciso, oso scattarle delle foto senza chiederle nulla.
Ho paura della sua reazione, ma lei ricambia mettendosi in posa, mi dona un sorriso.
E' solo per me.
Ne sono lusingato.
E' ancora misto alla malinconia di prima che poco a poco va evaporando.
Le giro le spalle e me ne vado deciso come mi ero avvicinato, deve aver capito che la trovavo bella, che non pensavo fosse un fenomeno da baraccone da immortalare.
Mi avvio nuovamente verso la fila di bovini con trolley, ma già sento la mancanza di quegli occhi, così mi volto ancora verso di lei
cercandoli di nuovo.
E' sempre li che sorride, mi sta accompagnando dolcemente con lo sguardo quasi a volermi proteggere; ma non ero io a dover proteggere lei?
Ho capito dolce sposa misteriosa venuta da lontano
Non avevi paura di esser brutta.
La tua era paura d'esser bella.
Non averne mai,
mai più.
a 2014
"Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato.
Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori, e là ti cercavo.
E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create.
Eri con me e io non ero con te.”
Sant'Agostino
lunedì 3 dicembre 2018
Foglio bianco
vorrei distruggere il mio viso
scarabocchiare la mia immagine riflessa
come si fa con i disegni non riusciti
e ricominciare
da un foglio bianco
sognare
di piacermi
scarabocchiare la mia immagine riflessa
come si fa con i disegni non riusciti
e ricominciare
da un foglio bianco
sognare
di piacermi
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