martedì 27 agosto 2019

Stupide marionette

Due cadaveri abbracciati in un'unica pelle
l'odore della morte nella stanza
le carni crepate come la terra in siccità
un pasto rancido sul comodino, mai consumato

scariche elettriche impongono alle due carcasse di fare l'amore
all'inizio i movimenti sono a scatti, violenti
lacerano la pelle che tiene insieme le putride ossa
poi divengono sempre più sinuosi, armoniosi
impongono ai tessuti morti moti di vita

continuare a studiare la vita
è come indagare i due scheletri che fanno l'amore senza occuparsi della forza che li muove
l'esistenza è l'effetto
la forza è la causa

non è la nostra
farebbe accoppiare anche due sassi se volesse

Siamo cadaveri
conduttori di vita

l'idiozia dei cadaveri sta nello studiare se stessi
la loro imbecillità è nella convinzione che il mondo sia per loro
che la vita gli appartenga
nella testarda certezza che esistono

esiste solo questa prepotente forza cosmica che impone la vita a tutto
che impone di sopravvivere e clonarsi
quando ci abbandona, ci lascia senza un corpo
senza ricordi
senza passioni
senza paure
senza una coscienza (la mia)
senza l'anima (la sua)

stupide marionette
è così che vi vogliono
stupide
sembrate quasi vive, a guardarvi
vi muovete come vi è stato ordinato di fare
l'unica cosa da fare, l'unica azione davvero vostra
se solo aveste raggiunto la coscienza di quello che non siete
sarebbe tagliare i fili che vi obbligano ad essere felici
ad essere tristi
ad essere vivi
ad essere schiavi

e crollare a terra libere


 




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